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PER IL PRIMO CITTADINO DI LAUREANA DEV'ESSERE IL TERRITORIO A DIRE L'ULTIMA
INTERVISTA SUL RIGASSIFICATORE DI MICHELE ALBANESE, 26 LUGLIO 2009 PER "IL QUOTIDIANO"
Ceravolo: «Referendum o niente»
Viene ritenuto uno dei sindaci per il quale la difesa della salute deve essere in cima alle priorità. Domenico Ceravolo, sindaco di Laureana di Borrello, presidente della conferenza dei sindaci dell'ASP,fresco di nomina nel direttivo nazionale Anci,FederSanità,è stato determinato nel sottolineare l'assoluta necessità delle garanzie ambientali. «La riunione con Loiero per il solo fatto che si sia tenuta, merita approvazione - dice - per la prima volta un territorio viene ascoltato sui temi degli insediamenti che comportano problematiche complesse sia per quanto concerne l'ambiente che lo sviluppo economico.Ogni giudizio viene rinviato ai contenuti del lavoro che farà la commissione nominata dal Governatore. Verificheremo».
La posizione dei sindaci è unitaria?
Sino ad ora tutti i sindaci che si sono espressi pubblicamente (ed è questo che conta) hanno condiviso la necessità di ottenere garanzie per lasalute delle popolazioni, in un territorio in cui già la qualità dell'aria è fortemente compromessa dalla presenza di insediamenti inquinanti. Vi potranno poi essere diversificazioni sul giudizio finale della compatibilità ambientale del rigassificatore.Ma io credo che, soprattutto nei territori più direttamente interessati, debbano essere coinvolti direttamente attraverso consultazioni o/e referendum.
Avete posto complessivamente i problemi dello sviluppo del territorio o vi siete solo concentrati sul rigassificatore?
Il rigassificatore è stato l'argomento principale dell'incontro ed anche quando si è parlato di futuro dell'area lo si è collegato all'impianto. Il Presidente ha inteso prospettarlo quale occasione di sviluppo economico.Ormai è chiaro il cambio di rotta. La vocazione dell'intero territorio è stata modificata“ope le-gis”. Non è più turistica e agricola. Il porto non ha portato il benessere che si sperava ma in compenso ha portato tanto inquinamento
Ma basta uno studio ambientale o occorre una seria Valutazione Ambientale Strategica su tutta l'area?
La valutazione Ambientale Strategia è un obbligo di legge.La Regione ne ha recepito la necessità con provvedimenti specifici nominando anche un Nucleo di Valutazione. Ma non si conoscono i risultati di eventuali studi, valutazioni della sostenibilità ambientale di scelte di carattere strategico perl'intera compatibilità ambientale si parla solo in relazione ed in occasione della costruzione di singoli impianti.
Siete convinti che il rigassificatore sia una risorsa per la Piana?
Vi è chi crede che si tratti di una occasione occupazionale da non perdere e di questo cerca di convincerci sia il gestore che il Governatore. Personalmente le convenzioni che ho letto non mi pare garantiscano il rispetto delle regole e degli intenti ed il caso della centrale termoelettrica di Rizziconi è un esempio. Ma,è prioritaria la problematica rischio ambientale soprattutto in relazione a quello da“disastro”. Nessuno è in grado di garantire che un eventuale incidente, anche da sisma, non spazzi via interi territori. Ed asserire che le statistiche non denotano precedenti in tal senso, non tranquillizza. Il tutto per nemmeno 100 posti lavoro.
Se la Piastra del freddo salta,resta solo il rigassificatore quindi nessun valore aggiunto per il territorio?
Anche qui solo ipotesi e auspici. Il rigassificatore è funzionale alla piastra del freddo. Si blocchino e si vincolino sin da ora le somme. Per evitare il rischio che il territorio calabrese sia solo momento di passaggio per il gas verso il Nord con benefici economici solo al privato.Occorre uno studio serio sull'impatto economico perchè come ha sottolineato il Cipe la natura dell'iniziativa è in grado di modificare profondamente l'assetto industriale del porto stesso.
Più royalties o garanzie ambientali?
Non vi è dubbio: salute, sicurezza e, quindi ambiente.E per quanto mi riguarda ogni qualvolta la salute rischia di esser messa in discussione la Conferenza dei Sindaci ha l'obbligo di fare da sentinella. Allo stato,invece ci viene negato anche il diritto di conoscere i dati relativi alla qualità dell'aria. L'Arpacal afferma di non possederli,mentre chi li possiede (guarda caso gli stessi impianti che dovrebbero essere controllati) non li rende pubblici.
Le sue sensazioni o le sue certezze?
La sensazione è che agli insediamenti a rischio inquinamento si sia fatto ricorso a causa della mancanza di una politica che sfrutti le potenzialità del porto conservando la vocazione del territorio. E che spesso si sia scelta quest’area perchè altri territori o, politicamente più forti, hanno opposto rifiuti. L'unica certezza è che i sindaci ed il territorio hanno preso coscienza del loro ruolo e della ineluttabilità di un loro coinvolgimento sulle decisioni strategiche.
Il referendum si farà?
Vi è una resistenza senza precedenti. Vengono posti anche limiti normativi, nel senso che l'esito del referendum comunque non potrebbe influire sulle decisioni finali.Non ci si rende conto però che aldilà della terminologia o dello strumento formale,una consultazione appare irrinunciabile. E la politica non potrà fare a meno di tenerne in considerazione l'esito.E la consultazione deve essere agevolata da Sindaci e Commissari. I difensori del rigassificatore convincano la gente che la salute e la sicurezza non corrono rischi e la gente si esprimerà favorevolmente. Perche avere paura di una consultazione?
I sindaci sosterranno le richieste delle associazioni sul referendum?
Ogni Sindaco si autodeterminerà. Ma credo che la stragrande maggioranza sosterrà l'iniziativa.Mi auguro anche i Commissari Prefettizi.
IL SINDACO ROCCO DOMENICO CERAVOLO,E' ANCHE DISBONIBILE SU FACEBOOK ALLA VOCE :LAUREANA DI BORRELLO, DOVE PUOI,COMUNICARE O ESPRIMERE UN TUO PARERE.